[Fabio De Leonardis]
Che il giornalismo sia in crisi è ormai un luogo comune, e fra i molteplici segni di tale decadenza andrebbe senz’altro annoverata la tendenza ad improvvisarsi tuttologi, nonostante il grande giornalismo del passato, quello di un Tiziano Terzani, un Igor Man o una Renata Pisu (per restare nell’ambito italiano) sia stato frutto invece del lavoro sul campo di esperti che avevano studiato a fondo l’argomento o il paese di cui trattavano. I risultati di questa attitudine (che tradisce un implicito sprezzo nei confronti di chi legge) sono servizi raffazzonati che anziché rendere il pubblico più edotto su un dato argomento si limitano a confermarne i peggiori luoghi comuni. Continua a leggere “Sanguinose linee identitarie, spezzatini e ombrelli, o le banalità del nazionalismo”