Sanguinose linee identitarie, spezzatini e ombrelli, o le banalità del nazionalismo

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[Fabio De Leonardis]

Che il giornalismo sia in crisi è ormai un luogo comune, e fra i molteplici segni di tale decadenza andrebbe senz’altro annoverata la tendenza ad improvvisarsi tuttologi, nonostante il grande giornalismo del passato, quello di un Tiziano Terzani, un Igor Man o una Renata Pisu (per restare nell’ambito italiano) sia stato frutto invece del lavoro sul campo di esperti che avevano studiato a fondo l’argomento o il paese di cui trattavano. I risultati di questa attitudine (che tradisce un implicito sprezzo nei confronti di chi legge) sono servizi raffazzonati che anziché rendere il pubblico più edotto su un dato argomento si limitano a confermarne i peggiori luoghi comuni. Continua a leggere “Sanguinose linee identitarie, spezzatini e ombrelli, o le banalità del nazionalismo”

ETA e la questione basca. Un percorso di lettura in italiano

Talla Likiniano

[Marco Laurenzano]

Di seguito una piccola lista di libri su Euskal Herria disponibili in lingua italiana. Per quanto riguarda la saggistica, si tratta praticamente di tutta la produzione pubblicata nella nostra lingua al di fuori dell’ambito accademico (anche esso, peraltro, non particolarmente ricco. Le opere non sono molte, anche perché diversi autori italiani, in primis Giovanni Giacopuzzi, pubblicano direttamente in castigliano o in altre lingue.
Sono presenti anche tre opere di narrativa che ci sono sembrate particolarmente significative per comprendere la realtà e la storia basca e che non cadono, come purtroppo accade a gran parte dei romanzi e dei racconti spagnoli sull’argomento, nella propaganda e nel travisamento doloso delle vicende basche. Continua a leggere “ETA e la questione basca. Un percorso di lettura in italiano”

Un nazionalismo a forma di patria

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[Andrea Geniola]

Le patriotisme, c’est aimer son pays ; le nationalisme, c’est détester celui des autres (Charles De Gaulle, 1951)

Come per l’altrettanto celebre “la nazione è un plebiscito quotidiano” di Ernest Renan anche nel caso della citazione di De Gaulle ci sarebbe bisogno di un’adeguata contestualizzazione. Nel caso di Renan la frase e la famosa conferenza da cui fu estratta erano parte di una battaglia ideologica volta a nobilitare la “maniera francese” di essere nazione contro quella “tedesca”, innestata in una narrazione più ampia in cui a nazioni e nazionalismi “buoni” si contrapponevano nazioni e nazionalismi “cattivi”. Continua a leggere “Un nazionalismo a forma di patria”

La Corsica e lo Stato-nazione. Il nazionalismo statale di Macron

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[Andría Pili]

Le affermazioni elettorali di Pé a Corsica, nel 2017, hanno posto la questione còrsa all’ordine del giorno della politica francese, mettendo – allo stesso tempo – la Repubblica una e indivisibile di fronte al proprio centralismo, chiamata ad interrogarsi sui propri limiti. Il problema còrso è un problema politico, democratico, non risolvibile con maggiori provvidenze statali o con più gendarmi; la Corsica è una nazione altra, non un dipartimento. Questi sono i due punti fondamentali che gli esponenti nazionalisti hanno posto, a Parigi, come dei rappresentanti legittimi di una nazione e non da semplici eletti locali di un partito francese. Continua a leggere “La Corsica e lo Stato-nazione. Il nazionalismo statale di Macron”

Riflessioni sul referendum autonomista in Veneto: tra unità e frammentazione partitica

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[Marco Torresin, Mattia Zeba]

Il Veneto si differenzia dalle altre due regioni del nord est italiano per essere una regione a statuto ordinario, e per avere quindi minore autonomia finanziaria e legislativa delle regioni confinanti Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Questa situazione è da sempre stata causa di malessere per i Veneti e per questo motivo i movimenti autonomisti hanno sempre riscosso ottimi risultati nella regione negli ultimi decenni. Il giornalista Paolo Possamai ha definito con il termite “Venetismo” la volontà della gente veneta di avere riconosciuta una condizione di autonomia politica dovuta alla specialità della loro identità. Continua a leggere “Riflessioni sul referendum autonomista in Veneto: tra unità e frammentazione partitica”

Non è più una sorpresa! Il nazionalismo còrso si conferma maggioranza elettorale

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[Carlo Pala]

Non solo non è una sorpresa, ma è una delle migliori conferme che, un mese fa, neanche il più fervente nazionalista avrebbe forse potuto attendersi. Partiamo dalla fine. Non solo perché è ovvio ma perché epilogo di quanto accaduto nei mesi, negli anni, precedenti. E partiamo dunque dalla vittoria senza discussioni che i nazionalisti di Gilles Simeoni e gli indipendentisti di Jean-Guy Talamoni hanno riscosso nel secondo turno delle elezioni per la nuova, unica, collettività territoriale in Corsica. Continua a leggere “Non è più una sorpresa! Il nazionalismo còrso si conferma maggioranza elettorale”

Sul programma economico di “Pè a Corsica”

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[Andría Pili]

Il politologo Jerome Fourquet ha interpretato il nazionalismo còrso come l’espressione isolana del degagisme – neologismo definente la reazione popolare anti-establishment – che sul continente si sarebbe invece presentato con En Marche. L’ascesa nazionalista – dal 12.4% al primo turno di Unione Naziunale nel 2004 al 45.4% di Pé a Corsica, senza contare Rinnovu con cui si andrebbe oltre la metà dei voti – è correlata ad un incremento della disoccupazione (dal 7.5% del 2007 al 11.5% nel 2014, oggi al 10.5% – INSEE 2017) mentre il tasso di povertà è rimasto stabile sul 20% (nel 2009 come oggi – INSEE 2009, 2016), facendo comunque dell’isola la regione francese con la più alta quota di poveri. Continua a leggere “Sul programma economico di “Pè a Corsica””

Il Veneto, tra identità e ricorsi

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[Paola Bonesu]

Domenica 22 Ottobre in Veneto un’affluenza del 57,2% degli aventi diritto e un voto pressoché unanime (98,1%) per il SI sancivano il successo per il presidente Luca Zaia e per la proposta (molto vaga nei termini) di iniziare con il governo italiano una trattativa volta a ottenere maggiori poteri nel quadro dell’art. 116 comma III della Costituzione. Un risultato che ha richiamato l’attenzione dei media italiani sulla questione veneta, in realtà poi scomparsa dal dibattito politico dopo appena qualche giorno. Continua a leggere “Il Veneto, tra identità e ricorsi”

Verso il referendum per l’indipendenza della Nuova Caledonia

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[Andría Pili]

Dopo Scozia e in Catalogna, il prossimo referendum per l’indipendenza da uno Stato europeo avrà luogo in Nuova Caledonia, nel 2018. Il 2 novembre scorso, il primo ministro francese ha incontrato i rappresentanti unionisti e indipendentisti per sciogliere l’ultimo nodo riguardante la consultazione: l’iscrizione alla lista elettorale. Infatti, è previsto un elenco di aventi diritto al voto diverso da quello vigente per le elezioni, escludente coloro che, non nativi e giunti nell’isola entro il 1994, non hanno lì il proprio domicilio da almeno un ventennio consecutivo. Iscritte già 158000 persone – su una popolazione di 269000 abitanti – le due parti, negli scorsi mesi, hanno premuto per consentire la registrazione di alcune migliaia di nativi rimasti esclusi: l’accordo siglato a Palazzo di Matignon prevede l’iscrizione d’ufficio di ulteriori 10922 persone. Continua a leggere “Verso il referendum per l’indipendenza della Nuova Caledonia”

Nuova stagione per il nazionalismo còrso?

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[Carlo Pala]

Non è molto usuale che le formazioni etnoregionaliste (che siano autonomiste, federaliste o indipendentiste) facciano massa critica tra loro. E lo è ancora meno che arrivino ad allearsi elettoralmente. Inoltre, ciò fa ancor più notizia se il teatro di una inaspettata – fino a qualche anno fa – unità di tali forze è la Corsica, contesto in cui i dissidi tra le stesse talvolta hanno avuto sbocchi tutt’altro che pacifici. Per il mondo del nazionalismo còrso il prossimo mese di dicembre sarà una specie di prova del nove, comunque una cartina di tornasole, per quanto è accaduto negli anni e mesi precedenti. Infatti, dal 1 gennaio 2018 la Corsica conoscerà una nuova formula politico-istituzionale (e dunque anche giuridico-amministativa). Continua a leggere “Nuova stagione per il nazionalismo còrso?”