Il futuro del sardo sono le radici con le ali

[Marco Santopadre]

Dal 2019 molte delle insegne dei negozi e dei bar di Orthullè (Urzulei), comune montano dell’Ogliastra, sono in lingua sarda. Pochi mesi fa, poi, per la prima volta un Tribunale – quello di Oristano – ha aperto uno sportello rivolto ai cittadini che funziona nella lingua dell’isola.

Continua a leggere “Il futuro del sardo sono le radici con le ali”

La Bretagna e il suo Emsav non dorme mai

[Carlo Pala]

Tra ma vo ‘r mor ‘vel mur ‘n he zro/Ra vezo digabestr ma bro! (Quanto tempo che il mare lo circonderà/Che il mio Paese resti libero!). Queste strofe, tratte dall’inno nazionale bretone (Bro gozh ma zadoù, Vecchio Paese dei miei avi), chiariscono quantomeno il senso di appartenenza che tutti i bretoni rivolgono verso la loro terra.

“Paese”, infatti, non vuole indicare la Francia, ma sta appunto per “Breizh”, ovvero il termine che in lingua bretone indica la Bretagna storica, cioè quella che si spinge fin sotto Nantes.

Continua a leggere “La Bretagna e il suo Emsav non dorme mai”

«Paris strikes again». La Francia si conferma “allergica” a pluralismo e diritti linguistici

[Marco Stolfo]

La solita storia, la solita canzone

Una legge approvata in parlamento, impugnata davanti al tribunale costituzionale ancor prima di entrare in vigore e da questo dichiarata parzialmente incostituzionale, che è stata pubblicata senza le parti “incriminate” e pertanto pare destinata ad avere un impatto assai limitato, a meno che dalle mobilitazioni che hanno avuto luogo proprio in risposta a questa sequenza di fatti, giudizi e pregiudizi non parta una nuova iniziativa legislativa o venga addirittura avviata una riforma costituzionale.

Continua a leggere “«Paris strikes again». La Francia si conferma “allergica” a pluralismo e diritti linguistici”

Unione europea, tutela delle minoranze e partecipazione civica. Il caso Minority SafePack

[Marco Stolfo]

I cittadini europei che si mobilitano, il Parlamento europeo (PE) che discute e sostiene le loro istanze, dando rilevanza a diritti linguistici, tutela delle minoranze e partecipazione civica, e la Commissione europea (CE) che si dimostra indifferente se non ostile, nonostante le parole di apprezzamento. Potrebbe essere descritto così, in estrema sintesi, il percorso seguito dal Minority SafePack (http://www.minority-safepack.eu), l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE, che con una certa approssimazione corrisponde a quella che a livello statale è la proposta di legge di iniziativa popolare) dedicata a lingue, diritti e minoranze, che lo scorso 14 gennaio la Commissione europea ha deciso di non prendere in considerazione, contrariamente a quanto ci si aspettava, da più punti di vista e per più ragioni.

Continua a leggere “Unione europea, tutela delle minoranze e partecipazione civica. Il caso Minority SafePack”