«Paris strikes again». La Francia si conferma “allergica” a pluralismo e diritti linguistici

[Marco Stolfo]

La solita storia, la solita canzone

Una legge approvata in parlamento, impugnata davanti al tribunale costituzionale ancor prima di entrare in vigore e da questo dichiarata parzialmente incostituzionale, che è stata pubblicata senza le parti “incriminate” e pertanto pare destinata ad avere un impatto assai limitato, a meno che dalle mobilitazioni che hanno avuto luogo proprio in risposta a questa sequenza di fatti, giudizi e pregiudizi non parta una nuova iniziativa legislativa o venga addirittura avviata una riforma costituzionale.

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No Irish Sea Border. La rivolta unionista in Irlanda del Nord

[Paolo Perri]

Le immagini dei recenti scontri in Irlanda del Nord stanno ormai facendo il giro del mondo. Anche il premier britannico Boris Johnson è stato costretto a intervenire per chiedere un immediato ritorno alla calma dopo gli scontri registratisi la scorsa notte intorno ad alcuni varchi della cosiddetta peace line a Belfast. Per la prima volta dopo anni, nei pressi dei cancelli di Lanark Way, a West Belfast, si sono radunate centinaia di persone da ciascun lato del muro, che divide ormai dal 1969 le due comunità, scatenando gravi disordini. Bottiglie molotov, sassi, mattoni e bombe carta sono stati lanciati tra lealisti e repubblicani in un revival di violenze settarie che non si vedevano da un po’, almeno al di fuori della stagione delle parate estive. Si tratta soltanto degli ultimi episodi di una serie di violente manifestazioni unioniste che hanno interessato nelle ultime settimane diverse città nordirlandesi, da Derry a Belfast, da Carrickfergus a Ballymena, da Larne a Portdown. Continua a leggere “No Irish Sea Border. La rivolta unionista in Irlanda del Nord”

Unione europea, tutela delle minoranze e partecipazione civica. Il caso Minority SafePack

[Marco Stolfo]

I cittadini europei che si mobilitano, il Parlamento europeo (PE) che discute e sostiene le loro istanze, dando rilevanza a diritti linguistici, tutela delle minoranze e partecipazione civica, e la Commissione europea (CE) che si dimostra indifferente se non ostile, nonostante le parole di apprezzamento. Potrebbe essere descritto così, in estrema sintesi, il percorso seguito dal Minority SafePack (http://www.minority-safepack.eu), l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE, che con una certa approssimazione corrisponde a quella che a livello statale è la proposta di legge di iniziativa popolare) dedicata a lingue, diritti e minoranze, che lo scorso 14 gennaio la Commissione europea ha deciso di non prendere in considerazione, contrariamente a quanto ci si aspettava, da più punti di vista e per più ragioni.

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